Il tragitto che ti riporta a casa dopo una giornata di lavoro è sempre una fase della giornata particolare. Il traffico potrebbe essere aumentato proprio tre secondi prima che tu sia uscito, i mezzi pubblici avranno deciso all’unisono di arrivare in ritardo proprio nell’istante in cui tu ne avresti avuto un disperato bisogno per tornare a casa il prima possibile.
Una serie di sfortunati eventi potrebbero accompagnarti fino al portone, ma qualunque cosa accada tu stai comunque tornando a casa. La tua famiglia è già da tempo riunita e tu sei consapevole che manchi solo tu. A volte ti assale il senso di colpa che vedi troppo poco i tuoi figli, in altri momenti il senso del dovere verso il lavoro è così grande che stai ancora pensando che avresti dovuto rimanere a lavorare un altro po’. Qualunque stato emotivo e mentale tu stia attraversando la certezza è che il tuo corpo sta tornando a casa e sarebbe un bene se con lui ci arrivassero anche la tua mente e le tue emozioni.
Segui il tuo corpo e quando entrerai dentro casa prenditi cura di lui e di quello dei tuoi cari. Non basterà la voce: “Ciao sono tornato!”, fa che quella voce venga accompagnata da una carezza, un bacio, un abbraccio, non lasciare da sole le parole, la svolta è che adesso ci sei con tutta la corporeità, con tutto te stesso. Durante il giorno magari avrai scambiato messaggi (parole), ti sarai sentito al telefono (parole) ma solo adesso hai la possibilità di poterli toccare! Dimostra di avere tatto, usalo!
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